La rinomata azienda tecnologia Nvidia Corporation è emersa come uno dei principali vincitori nel mercato azionario di quest’anno, con una performance impressionante che l’ha portata a divenire – temporaneamente – un’azienda da un trilione di dollari. Un’ascesa fuori dal comune che ha condotto la multinazionale californiana ad entrare ufficialmente nel ristretto club delle aziende con 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, composta attualmente solo da Microsoft, Apple, Amazon e Alphabet. Una crescita alimentata (quasi) esclusivamente dall’ottima posizione della compagnia nell’attuale esplosione internazionale delle Intelligenze Artificiali.
Nvidia cresce grazie alle IA
Le Intelligenze Artificiali sono attualmente la “moda del momento”. In Italia ricordiamo tutti come ChatGPT – modello di elaborazione del linguaggio naturale sviluppato dall’organizzazione OpenAI – sia entrato “di botto” nella nostra penisola, prima bloccato e poi riaperto dopo solamente pochi mesi. Un’esplosione (soprattutto mediatica) che ha definitivamente portato la questione dell’Intelligenza Artificiale sulla bocca di tutti, i suoi vantaggi, le sue potenzialità e, ovviamente, i grandi rischi che cela. Come da prassi, però, in un mercato che guadagna c’è sempre un precursore, un’azienda multinazionale che frutta i suoi guadagni grazie a questa nuova apparizione “tecno-divina”. E, in questo caso, questa società è stata proprio Nvidia.
L’affabile co-fondatore dell’azienda, Jensen Huang, da anni ha preparato l’azienda a questo futuro, investendo in funzionalità aggiuntive per i chip Nvidia. Un lungo gioco che, ad oggi, sembra aver dato i suoi frutti: il suo hardware, infatti, è alla base della maggior parte delle applicazioni AI, arrivando a conquistare il 95% del mercato per l’apprendimento automatico. Per fare un esempio, ChatGPT è stato “addestrato” utilizzando 10.000 unità di elaborazione grafica (GPU) di Nvidia, raggruppate insieme in un supercomputer appartenente a Microsoft.
Negli ultimi dodici mesi, il prezzo delle azioni di Nvidia è più che raddoppiato, poiché gli investitori prevedono e scommettono che la società trarrà profitto dall’Intelligenza Artificiale che inaugurerà la prossima ondata di progressi tecnologici. E, in particolare, giovedì 25 maggio l’azienda ha registrato il più grande aumento di capitalizzazione di mercato in un giorno nella storia, con una crescita di 198 miliardi di dollari – ovvero il 24% in più.
Quale futuro ci aspetta?
Lunedì 29 maggio, Jensen Huang ha annunciato il nuovo supercomputer di intelligenza artificiale marchiato Nvidia, sotto il nome di Dgx Gh200, che sarà in grado di assistere le aziende tech nel processo di costruzione di modelli generativi di intelligenza artificiale simili ai già presenti (come per esempio ChatGPT). Un progetto che ci permette di provare a prevedere il futuro prossimo delle Intelligenze Artificiali; ma andiamo con calma.
Costoso, complicato e ingombrante. Quando il primo personal computer uscì sul mercato decenni fa, erano queste le prime tre caratteristiche che venivano in mente. Utilizzato solo dalle grandi aziende, nessuno pensava che nel giro di poco tempo sarebbe diventato un dispositivo presente in qualsiasi abitazione. La sua evoluzione è stata impressionante e la semplicità che adesso caratterizza i nuovi computer è giunta con una velocità stratosferica. Un percorso che, in un futuro prossimo, le Intelligenze Artificiali potrebbero dover affrontare. Secondo l’amministratore delegato Huang, infatti, i progressi delle IA hanno reso difficile per l’industria tecnologia tradizionale reggere il confronto: “Il punto di svolta di una nuova era informatica”, ha spiegato, consentirà alle persone di creare programmi da zero “semplicemente dicendo qualcosa al computer”; gli strumenti poi – come ChatGPT – genereranno il codice in autonomia, riducendo il lavoro umano necessario alla creazione dei software. Una nuova era dell’informatica in cui “tutti saranno programmatori”.
Il futuro di Nvidia, quindi, descriverà con molta probabilità il futuro delle Intelligenze Artificiali (e viceversa). Se le IA saranno il futuro della nuova era tecnologica, l’uomo e la vita per come la conosciamo dovrà radicalmente modificarsi e il rischio di lasciarsi sopraffare dalla bellezza di questo ignoto è più forte che mai.