Brasile, le città più pericolose: Natal e Fortaleza

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Molte volte all’interno dei nostri articoli ci siamo concentrati sulle potenzialità di crescita economica del Brasile e, a fianco, dei grandi problemi politici e di sicurezza che bloccassero tale ascesa. Nel seguente articolo proviamo, però, a descrivere ed analizzare il grande tema della sicurezza brasiliana, ponendo l’accento sulle due città più pericolose di tutto lo stato sudamericano: Natal e Fortaleza.

 

Natal, la città più pericolosa del Brasile

La sicurezza è uno dei principali problemi dell’America Latina e, in un precedente articolo, abbiamo posto l’attenzione sulla drammatica situazione del Messico, che occupa costantemente i primi posti da svariati anni nella classifica delle città più pericolose al mondo. In questo indice del 2022, pubblicato annualmente da Statista Research Department, il Brasile compare per la prima volta “solo” all’ottavo posto con la città, appunto, di Natal.

Capitale dello stato del Rio Grande do Norte, nel nord-est del Brasile, la storia della violenza a Natal non ha sicuramente tempi recenti. Livelli astronomici, infatti, vennero raggiunti già tra il 2005 e il 2015, quando il numero di omicidi nello stato è aumentato del 232%. Nei primi otto mesi del 2017, oltre alla ribellione carceraria nel penitenziario statale di Alcaçuz in cui persero la vita 26 detenuti, vennero assassinate 1.558 persone, con un aumento del 25,5% rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Addirittura, solo nel fine settimana dal 18 al 20 agosto del 2017, 23 persone furono vittime di omicidio. Di seguito, dopo una positiva ma troppo breve impennata dei prezzi degli immobili dovuta ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro del 2016, nel corso degli anni successivi lo stato federale ha dovuto riaffrontare una nuova recessione economica, caratterizzata da corruzione e, ovviamente, da un aumento della violenza.

Attualmente la situazione non sembra essere migliorata. Tornando all’indice stilato da Statista, Natal risulta appunto essere l’ottava città più pericolosa al mondo nel 2022, con un tasso di omicidi di 74,67 per ogni 100.000 abitanti. Nel 2023, lo stato federale ha dovuto dichiarare una situazione d’allerta quando almeno quattordici città (tra cui ovviamente Natal) hanno subito per tre giorni consecutivi – da martedì 14 marzo a giovedì 16 marzo – atti di violenza ad edifici pubblici, veicoli, banche e negozi locali, colpiti da proiettili e dati alle fiamme. Si ritiene in particolare che tali attacchi siano stati una risposta di un sindacato criminale locale, dopo che la polizia ha ucciso diversi membri del gruppo i mesi scorsi. A poco è servito il dispiegamento delle forze di sicurezza federali, le quali hanno annunciato di aver avuto differenti informazioni sulla pianificazione di questi atti di violenza, ma che non disponessero di mezzi sufficienti per contenerli.

 

Fortaleza tra violenza e senzatetto

In questi ultimi anni, svariati giornali hanno sottolineato il miglioramento delle condizioni di vita della città capitale dello stato del Ceará (nella parte nord-orientale del Brasile e affacciato sulla costa atlantica). Sviluppi strutturali sono stati sottolineati nel settore delle infrastrutture urbane, nella sicurezza pubblica, nel turismo e nell’occupazione statale. Addirittura, per l’ottavo anno consecutivo la città ha ridotto il numero di morti nel traffico di oltre il 50% dal 2014. Nonostante ciò, Fortaleza – la quarta città più grande del Brasile con 2,5 milioni di abitanti – risulta ancora essere nel 2022 la nona città più pericolosa al mondo, con un tasso di omicidi di 69.15 per ogni 100.000 abitanti.

Nel 2019, circa 300 soldati sono stati inviati a Fortaleza per far fronte ad un’ondata di violenza criminale, scatenatasi contro negozi, banche e autobus. Secondo le autorità, questi attacchi – che continuano ancora oggi – sono dovuti ad una protesta contro le nuove misure più severe nelle carceri locali, in gran parte controllate dalle svariate bande criminali. Se l’incremento della repressione – e quindi l’aumento della violenza – avvenne con l’inserimento del presidente Jair Bolsonaro, anche con l’attuale presidente democratico Luiz Inácio Lula da Silva la situazione sembra non riuscire a migliorare.

Infine, un secondo, grande, problema di Fortaleza e, in generale, di tutto lo stato federale brasiliano di Ceará, è quello dei senzatetto. Percorrendo anche per pochi minuti gli spesso fatiscenti isolati della città, è facile vedere intere famiglie che hanno la strada come unica alternativa per continuare a sopravvivere. Secondo il censimento municipale – effettuato il febbraio di quest’anno -, 2.653 persone vivono per le strade di Fortaleza, un numero che rappresenta un aumento di oltre il 53% rispetto alla precedente indagine, effettuata nel 2014.

Parliamo di senzatetto, ma i problemi e le questioni delle persone che vivono per strada non iniziano con i senzatetto. Prima di perdere la casa, prima di andare a vivere per strada, le ricerche mostrano che esiste una condizione di povertà precedente” – Carlos Eduardo Esmeraldo Filho, dell’ONG Fórum de Rua.

Arienti Stefano

Arienti Stefano

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