Cannabis in Germania: una storia di successo

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Fumata bianca al di sopra del ministero della Salute tedesco. Dopo anni di pressione e una precedente politica fallimentare, è stata trovata una soluzione per legalizzare la cannabis in Germania, con un piano che entro poco tempo potrebbe diventare legge. Osserviamo di seguito il piano iniziale della Germania, la sfida al mercato nero e una possibilità di svolta per tutta l’Europa.

 

Il piano a due fasi per legalizzare la cannabis in Germania

Grandi fattorie di marijuana per tutta la Germania e libertà “senza limiti”; era probabilmente questa la più grande preoccupazione che attanagliava l’opposizione tedesca e la Commissione europea negli scorsi anni. Il disegno di legge definitivo, però, è sicuramente meno “drammatico” per gli elettori meno convinti, basato su un piano a due fasi prolungato fino alla metà del 2024, allo scopo di testare la nazione a questo nuovo mercato.

Seguendo il modello spagnolo, una prima fase del processo prevede l’istituzione dei cosiddetti “cannabis social club”, spazi adibiti alla vendita della marijuana, ciascuno limitato ad un massimo di cinquecento membri e riservato esclusivamente a coloro che vivono in Germania. Inoltre, i membri di età pari o superiore a 21 anni potranno ottenere legalmente fino a 25g di cannabis al giorno da questi club, fino ad un massimo di 50g al mese. Tuttavia, per i giovani adulti compresi tra i 18 e 21 anni, l’indennità mensile è limitata a 30g. Ovviamente sarà illegale consumare cannabis all’interno di spazi pubblici, ma solo in ambiti privati; d’altro canto, invece, sarà legale per gli adulti coltivare marijuana ricreativa nella propria abitazione, ad un massimo di tre piante da fiore femmina.

Questa prima fase verrà seguita da una seconda che, secondo Karl Lauterbach, ministro della Salute, sarà limitata a cinque anni e che potrebbe iniziare ad essere affrontata solamente dopo la pausa estiva. Lo scopo di questa seconda parte è quella di consentire ad un certo numero di città e comuni della nazione di autorizzare “negozi specializzati” a vendere cannabis ricreativa, similmente ai programmi passati di Canada e di alcuni stati degli USA (tra questi negozi ci potranno essere anche farmacie, con la vendita a soggetti di età maggiore di diciotto anni). Al contempo, il ministro dell’agricoltura, Cem Özdemir del partito dei Verdi, ha affermato che questa successiva fase avrebbe anche lo scopo di sondare le catene di approvvigionamento della Germania, per essere in un secondo momento ampliate per una legalizzazione “totale” di tutto il territorio di Berlino.

 

Una sfida al mercato nero

Le persone che non saranno contente delle notizie di oggi sono quelle illegali, i trafficanti”, ha dichiarato Özdemir. “In futuro, nessuno dovrebbe acquistare da un rivenditore senza sapere cosa sta ricevendo”. L’ambizioso programma tedesco avrebbe come principale scopo quello di combattere un mercato nero in costante aumento negli ultimi anni. Secondo uno studio in collaborazione tra VoxEU e CEPR sui prezzi della cannabis nel dark web, la Germania sarebbe il paese con il prezzo al grammo più costoso a livello internazionale, con 14,5 dollari al grammo e lo stato europeo con il maggior consumo illegale di marijuana.

Questo problema si affianca anche all’estremo incremento di utilizzo della cannabis dall’avvio della pandemia, con un aumento del consumo tra i giovani adulti (dai 18 ai 25 anni) di quasi nove punti percentuali, passando dal 15,3% al 24,1%. La cannabis, inoltre, domina il mercato nero illegale della droga in Germania, comprendendo quasi il 59% di tutti i reati di traffico di droga nel 2020. Il problema quindi della cannabis in Germania è stato accompagnato dal reclamo del Commissario tedesco per la droga, il quale ha fatto appello per un ulteriore sostegno ai programmi di aiuto alla dipendenza e affermando che tali iniziative sono state sottoposte ad un eccessivo “stress test estremo” durante il periodo pandemico.

 

Un esempio per l’Europa

Nonostante l’attuazione di tale legge porterebbe alla creazione di un mercato dal valore di 4,6 miliardi di dollari annui, l’Unione Europea ha rifiutato più volte le “avance” della Germania. Tuttavia, nell’ultimo anno, le porte per questo piano a due fasi sembrano essersi oramai aperte completamente. Nelle scorse settimane, infatti, Lauterbach ha affermato che i piani hanno ricevuto “ottimo riscontro” dalla Commissione europea e che i dubbi che attanagliavano il passato sono stati quasi totalmente superati. Se approvato dal parlamento, tale disegno di legge potrebbe essere perciò attuato nella sua complessità e ciò renderebbe la Germania il più grande mercato nazionale regolamentato di cannabis al mondo e il primo paese europeo a consentirne la vendita commerciale. Grande introito statale, maggior conoscenza medico-scientifica, maggior possibilità di cure e assistenza a patologie (schizofrenia o Parkinson), eliminazione del mercato nero e miglior controllo delle sostanze distribuite. Tutte carte in regola per rendere la cannabis in Germania una grande storia di successo.

La cannabis rimane ancora spesso un “tabù” nel nostro paese e, in generale, per molti stati europei. Senza dare ulteriori giudizi, è doveroso quindi allegare due articoli, uno sulla storia della cannabis nel nostro Paese e un secondo inerente ad un caso estremo di totale controllo del mercato nero e assenza di regolamentazione statale in Sierra Leone.

Arienti Stefano

Arienti Stefano

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