Come ben sappiamo, agli Stati Uniti piace tentare di divenire i leader in ogni campo della vita umana: dal capitalismo alle armi, dalla democrazia all’esercito. Tra questi “dominii” c’è sicuramente anche quello delle droghe pesanti, una delle principali cause di morte tra i cittadini degli States. E, in particolare, negli ultimi anni, uno dei mali più mortali è risultato essere un semplice farmaco: il Fentanyl. Oppioide sintetico prodotto illegalmente in laboratori, è oggi la causa dell’80% delle morti per overdose, sviluppatosi prevalentemente nelle città di Philadelphia e San Francisco.
Che cos’è il Fentanyl?
Approvato dalla Food and Drug Administration, il Fentanyl è un potente farmaco oppioide sintetico utilizzato come analgesico (sollievo dal dolore) e anestetico. Esso è addirittura cento volte più potente della morfina e cinquanta volte più potente dell’eroina come effetto analgesico. Soggetto a prescrizione medica, il Fentanyl è tipicamente usato per trattare i pazienti con dolore intenso, principalmente dopo un intervento chirurgico; quando comandato da un medico, l’oppioide può essere somministrato o tramite iniezione, o con un cerotto applicato direttamente sulla pelle di una persona o come classiche pastiglie.
Tuttavia, l’utilizzo legale del Fentanyl è solo un lontano ricordo per alcune zone degli Stati Uniti. Il medicinale, infatti, ha assunto negli ultimi anni una spiacevole piega, diventando una delle droghe più utilizzate dai cittadini americani. Prodotto sinteticamente in laboratori illegali, esso viene venduto come polvere, lasciato cadere su carta assorbente e messo in contagocce o spray nasali; oppure trasformato in pillole molto simili agli originali. Il problema principale rimane, tuttavia, il metodo di utilizzo del Fentanyl: molti spacciatori mescolano la sostanza sintetica con altre droghe, principalmente eroina, cocaina, metanfetamina e MDMA. Il motivo è che lo “sballo” del Fentanyl è estremamente veloce e potente, rendendolo così un’opzione nettamente più economica rispetto ad altre sostanze: in particolare, produrre un chilo dell’oppiaceo sintetico costa tra i 3.000 e 4.000 dollari, lo stesso prezzo di un chilo di eroina (ricordiamoci però che il primo è addirittura cinquanta volte più forte rispetto del secondo come effetto analgesico). Inoltre, se l’eroina necessita di una coltivazione e preparazione più articolata, tutti gli oppioidi sintetici possono essere ovviamente prodotti su scala industriale e con una minima conoscenza chimica di base. L’allarme, di conseguenza, è reso ancora più preoccupante dal fatto che molte persone decedute per overdose non erano a conoscenza dell’assunzione di Fentanyl, perché “spacciato” come altra sostanza.
San Francisco o “Zombieland”?
Negli ultimi anni questo farmaco ha subito una vera e propria escalation tra le strade delle più grandi città americane. Delle quasi 110.000 morti per overdose nel 2022, l’80% è stato dovuto alla presenza di Fentanyl all’interno delle sostanze. Analizzando, tuttavia, le varie metropoli statunitensi, San Francisco sembra essere la città con il più alto numero di vittime e dipendenti dalla droga sintetica. Una vera e propria “epidemia di overdose” che caratterizza le strade della città californiana e che portò, il 17 dicembre 2021, il sindaco London Breed a dichiarare lo stato di emergenza ufficiale nel distretto di Tenderloin.
In particolare, in questo distretto, la California Highway Patrol (agenzia statale di Pubblica Sicurezza e polizia di stato della California) ha sequestrato nelle ultime sei settimane oltre quattro chili di Fentanyl, sufficiente per uccidere potenzialmente oltre due milioni di persone – quasi tre volte la popolazione di San Francisco.
Oramai denominata “Zombieland”, la metropoli californiana è sulla buona strada per stracciare i record di overdose degli anni precedenti. Durante i primi cinque mesi del 2023, il numero di decessi accidentali in città è stato di 346, un picco di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Solo a maggio, il numero di decessi era di addirittura 74 cittadini (il peggior maggio da quando la città ha iniziato a pubblicare dati mensili sui decessi per overdose, nel 2020). “Più di 72.000 kit di naloxone (antidoto utilizzato per invertire l’effetto dei narcotici durante gli interventi chirurgici o per “curare” il sovradosaggio da oppioidi) sono stati distribuiti da SFDPH (San Francisco Department of Public Health) e dai suoi partner nel 2022, rispetto ai 37.000 distribuiti nel 2021”, ha affermato la più recente dichiarazione del Dipartimento della Sanità Pubblica.