“Lo sbarco sulla Luna è un falso storico”; “la Terra non è di forma sferica ma è, chiaramente, piatta”; “il Covid-19 – e tutti i diversi virus esistiti – sono stati creati in laboratorio per favorire l’arricchimento delle case farmaceutiche”. Tutti noi, in diverse misure, non siamo nuovi a questo tipo di affermazioni e credenze che, nel linguaggio generale, si definiscono complottiste o cospirazioniste. Ciò che i più non sanno, però, è che il complottismo ha alle spalle una storia pluricentenaria e si avvale di processi psicologici e comportamentali tipici dell’essere umano e, in un certo senso, fondativi della nostra specie.
Tu non lo sai ma sei complottista
Come in ogni indagine che si rispetti, per comprendere a pieno un determinato argomento, bisogna partire dalle basi, dalla definizione: cos’è, quindi, il cospirazionismo? Esso viene definito da Oxford Languages come: “la credenza che alcune organizzazioni segrete e, tuttavia, influenti siano responsabili di determinati eventi e fenomeni”. Detto in altre parole, il complottismo si presenta come una vera e propria teoria che ha la pretesa di spiegare – e “chiarire” – alcuni eventi storici controversi come effetto diretto di decisioni adottate da potenti gruppi di uomini ed élite sconosciute ai più. Stando a questa definizione, il sessanta percento degli italiani sarebbe da considerare “complottista”; infatti, secondo un sondaggio condotto da SWG, il 60% della popolazione italiana si trova d’accordo sul dire che il mondo è sottoposto alle decisioni di alcuni “poteri forti”, entità al di sopra della società e della legge, che plasmano e condizionano la vita di ognuno di noi.
Complottismo: una storia pluricentenaria
Ci siamo domandati cosa il complottismo sia, ora ci dobbiamo chiedere quando questa teoria sia nata e dove abbia avuto origine. Secondo uno studio condotto da Focus, la teoria del complotto trova la propria origine durante la Rivoluzione francese, o per essere più precisi, nel corso del cosiddetto periodo del Terrore. Dopo la morte di Luigi XVI, i giacobini ormai saliti al potere, per confermare il proprio dominio, decisero di condannare a morte chiunque si opponesse alle loro decisioni politiche, accusando tutti sovversivi di far parte di un “complotto” architettato per spodestare i liberatori della patria. Pur essendo nato qualche centinaia di anni fa, tale teoria e la sua popolarità, trovano la propria origine in alcuni meccanismi che regolano il cervello umano. Uno di questi è la nostra capacità di distinguere i pattern ricorrenti, ovvero delle regolarità all’interno delle situazioni che ci troviamo a vivere. Questa capacità, agli albori della specie umana, ci ha permesso di sopravvivere, rendendoci capaci di distinguere le macchie dei predatori tra i cespugli. Tuttavia, ad oggi essa ci porta spesso a ricercare e trovare relazioni fittizie tra le migliaia di informazioni alle quali siamo sottoposti giornalmente e quindi trovare collegamenti inesistenti tra episodi privi di connessione. Ciò ha come conseguenza diretta la fondazione di spiegazioni basate su raggiri e imbrogli che, però, non trovano un riscontro nella realtà.
Quando il complottismo può ritenersi un’opzione attendibile
Il fatto che alcune teorie cospirative siano del tutto insensate e inventate è socialmente appurato da tempo, vi sono stati però uomini o, più comunemente, famiglie che si sono create o ritrovate con un potere immenso tra le mani, capace di cambiare le sorti di una buona fetta dell’umanità. Un esempio è la famiglia Rothschild. La linea di condotta caratteristica di questa famiglia è chiara sin dalla prima metà del Settecento, il Banchiere Mayer Amschel Rothschild dichiarò al tempo: “la nostra politica è quella di fomentare le guerre, dirigendole in modo che tutte le Nazioni coinvolte sprofondino sempre più nel loro debito e quindi sempre più in nostro potere”. Proprio Mayer Amschel viene riconosciuto come fondatore della famiglia e della sua fortuna. I Rothschild non possono essere concepiti come una normale dinastia di banchieri ebrei, proprio in quanto hanno basato la propria fortuna sull’assunto di Mayer Amschel: i suoi discendenti hanno, infatti, finanziato diverse Nazioni scese in guerra nel corso dei secoli sin dai tempi delle Guerre Napoleoniche, per arrivare all’Unità d’Italia. Si intuisce come queste operazioni, non fossero unicamente volte ad un guadagno monetario, bensì all’acquisizione di potere nel suo senso più generale. Un potere che forse, negli anni, è stato in grado di cambiare gli equilibri del mondo e il volto che esso possedeva, tramite il finanziamento di guerre e uccisioni.
Conclusione
Per quanto molti non credano alle teorie complottiste è innegabile il fatto che, nel corso della storia, siano esistite figure potenti e influenti, in grado imporre le proprie decisioni e le proprie scelte ad un numero consistente di persone, questo però non significa che le cospirazioni siano vere, ma che non prestando attenzione agli eventi e alla realtà ed etichettando ogni avvenimento come ininfluente, si potrebbe realmente cadere all’interno di un mondo nel quale il complottismo è la reale risposta.