Raccontare storie significa anche parlare di musica. Ci sono canzoni, come Svalutation di Celentano, che riescono ad anticipare il futuro; oppure, più recenti, giovani ragazzi che narrano nei loro brani la situazione dei quartieri in cui hanno vissuto, come Pelé di Rhove. La musica, tuttavia, è “fare suoni” o, ancora meglio, sfruttare determinate frequenze. Ci sono frequenze ovunque: per esempio, è interessante notare che nella direzione longitudinale del corpo umano, cioè dalla testa ai piedi, esso è più sensibile alle vibrazioni nella gamma di frequenze da 4 a 8 Hz; mentre nella direzione trasversale, il corpo è più sensibile alle vibrazioni nella gamma di frequenza da 1 a 2 Hz.
Lo studio delle frequenze, tuttavia, non si è limitato solo all’applicazione scientifica, ma anche curativa per il corpo umano; ed è proprio di seguito che parleremo della Frequenza del solfeggio a 963 Hz.
Gli effetti curativi della frequenza 963 Hz
In generale, la Scala di Frequenza del Solfeggio è un’antica scala musicale comprendente di nove frequenze curative del suono originali, che vanno da 174 Hz a 963 Hz. Queste frequenze sono composte da energia vibratoria ad un numero specifico di hertz: l’ascolto di una di queste nove frequenze del solfeggio può provocare una vasta gamma di benefici per la salute fisica e mentale. La più importante, principalmente per la sua “potenza”, è appunto la frequenza 963 Hz, nota per risvegliare l’intuizione e aumentare l’energia positiva nel corpo umano.
Successivamente tratteremo gli “effetti spirituali” di questa particolare frequenza; adesso concentriamoci sul punto di vista anatomico. La frequenza 963 Hz è nota soprattutto per la sua capacità di attivare la ghiandola pineale, sito principale della produzione di melatonina nel corpo e collocata nella profondità del cervello. Questo ormone aiuta a regolare e migliorare l’orologio circadiani del corpo, ovvero il ritmo fisiologico umano caratterizzato da un periodo di circa 24 ore. Il fluire delle vibrazioni a questa frequenza, senza entrare ancora nei dettagli spirituali a cui viene associata, sembrerebbe avere un grande impatto alla riduzione di stress e ansia.
Un mondo spirituale
Non che le pratiche spirituali siano di mio interesse o che sia un esperto di questo particolare mondo. Ho scoperto della frequenza 963 Hz durante un video YouTube: in particolare, circa un mese fa, durante il programma “Britain’s Got Talent” un ragazzino di tredici anni, Malakai Bayoh, ha cantato il testo Pie Jesu (brano da il distico finale dell’inno “Dies Irae”, col significato tradotto di “Gesù Benedetto”)in una frequenza molto vicina a quella di cui stiamo parlando. Effettivamente, al di là dell’ovvia bravura del ragazzo, attorno all’esibizione c’era una sorta di aura divina o angelica particolare, un eco nella voce difficile da sentire se non da un professionista.
Secondo i credenti della guarigione del suono e della meditazione, questo suono ha la capacità di creare un equilibrio e un’armonia nel corpo, nello spirito e nella mente. Esso è conosciuto anche come l’Attuatore Pineale o il “Terzo Occhio” nelle dimensioni superiori, col significato e la volontà di amare sé stessi e gli altri senza giudicare i comportamenti altrui, proprio perché proveniamo tutti dalla medesima origine. Questa visione positiva della vita proviene dal cosiddetto Sahasrara, conosciuto anche come il Chakra della Corona: il Sé non è più governato dall’Ego ed emozioni come la gratitudine, la compassione e l’accettazione diventano parte di noi; un rifiuto di tutti i pensieri negativi, che portano infelicità e stress nella nostra vita.