La cucina italiana odierna è lo specchio di una delle tradizioni culinarie più rispettate e apprezzate al mondo. Il gusto, i colori e i sapori della tradizione culinaria tricolore nascono da un Pease e da una popolazione umile che, insieme, hanno dato vita ad una cucina, alla sua origine, povera ma capace di esaltare sapori e prodotti umili, che tuttavia, nella loro ruralità presentavano un’altissima qualità e un bilanciato apporto di sostanze nutritive.
La storia della dieta mediterranea
Le nostre abitudini alimentari, ormai da secoli, sono materia di studio e ricerca in ambito “medico” e dietologico. Lo stile alimentare ancora oggi presente in Italia, e comunemente conosciuto come “Dieta mediterranea”, trova le sue origini in Grecia ove il clima e la conformazione del terreno hanno dato vita ad una tradizione alimentare sana e nutritiva e che facesse un uso limitato di alimenti grassi e dannosi per il nostro sistema. Alla base di questo modello alimentare, infatti, troviamo elementi “umili” ma al contempo sani e naturali come cereali, frutta, verdura, semi e soprattutto olio di oliva, raramente accompagnati da carne rossa e grassi animali, che se assunti in quantità eccessive possono portare a problemi cardio-circolatori. Inoltre all’interno della Dieta Mediterranea, non può mancare un impiego, seppur storicamente moderato, di pesce e prodotti marittimi accompagnati da una bevanda tradizionale che affonda le sue radici agli albori della nostra società: il vino rosso.
Cucina Mediterranea. Ingredienti, principi dietetici e ricette al sapore di sole
Sono stati fatti, nell’ultimo secolo diversi studi che hanno dimostrato l’efficacia di questa dieta, uno tra tutti e la ricerca promulgata da Ancel Keys, un noto fisiologo americano, che nel corso degli anni 40 è rimasto stupito dalla varietà e dai benefici della tradizione alimentare presente nel Sud Italia. Durante il suo studio, durato quasi trent’anni, Keys ha messo a confronto la salute di 12000 persone tra i 40 e i 60 anni di età, provenienti da sei Nazioni differenti: Giappone, Stati Uniti, Olanda Jugoslavia, Finlandia e Italia. Lo scienziato a fronte dei dati raccolti in vent’anni di ricerca ha potuto confermare l’efficacia del modello alimentare presente nel Bel Paese, definendo tale “dieta” come la più salutare ed efficacie. Il consumo di elementi naturali, quali cereali, frutta e verdura, abbinati con uno stile di vita “attivo” hanno reso la popolazione dell’Italia meridionale meno incline a malattie, cosiddette, del benessere, come sovrappeso, diabete e colesterolo alto; le quali presentavano una maggiore incidenza all’interno delle altre cinque Nazioni prese in esame dallo studioso americano.
Grazie a tale ricerca e ad altri pionieri nel campo alimentare, oggi possiamo dire che la dieta mediterranea ha trovato la sua fortuna proprio nella sua umiltà e semplicità e deve la sua efficacia ad alcuni principi alimentari fondamentali per il benessere della persona. Questa tradizione culinaria, infatti, combina un apporto calorico relativamente basso bilanciato da un’attività fisica costante; in più ha saputo sostituire elementi grassi come la carne rossa con alimenti naturali, quali verdure e frutta, accompagnate da olio di oliva, il quale è andato a sostituire il burro e lo strutto, molto popolari nei Paesi del Nord e in America.
Conclusione
Per concludere si può dire che tale dieta è stata il prodotto fortuito della terra, che ha permesso ai popoli del bacino mediterraneo di mantenere uno stile di vita sano (seppur inconsapevolmente) e bilanciato che ancora oggi viene tramandato e adottato in diversi Paesi del mond